venerdì 12 febbraio 2010

Palazzetti (PdL): accordo Pd-Udc, i sospetti sono diventati realtà

Adesso non dobbiamo disperdere i voti dell’elettorato cattolico-moderato".


L’avevo sempre pensato. Ho sperato fino all’ultimo che non fosse così ma ormai è ufficiale. Per sete di poltrone, per opportunismo, per mancanza di visione futura e soprattutto per mancanza di coscienza delle proprie radici di “partito alternativo” alla sinistra, l’Udc si è schierato con Spacca nella competizione politica regionale. Ma noi cattolici moderati “doc” abbiamo ben chiara la nostra identità ed il senso del nostro cammino. L’elettorato moderato dell'Udc non ha niente da spartire con questa sinistra arraffona, confusionaria e sovente anticlericale. Con questa sinistra che ha fallito a Fabriano, sul “terreno” e sul territorio di Spacca, che sperpera attraverso una Sanità mangiasoldi e clientelare, che non ha realizzato le infrastrutture necessarie al decollo della nostra regione, che non si interessa di Turismo se non con spot privi di appeal e di sistematicità.
Adesso che la commedia è finita, cerchiamo di salvaguardare l’area dei cattolici moderati. Finché la scelta era stata una posizione centrale, “diversa” rispetto all’assetto bipolare, nulla da obiettare. Una posizione rispettabile anche se fuori dalla mia sensibilità e dalla sensibilità politica della maggioranza degli italiani. Adesso le “alleanze variabili” e la politica dei due forni, rischiano di distruggere il futuro della nostra regione. E’ ora di dire basta. Non si può tornare alla politica di 15 anni fa, all’immobilismo eletto a sistema; non si possono fare scelte che si potrebbero rivelare devastanti sul futuro occupazionale e sulla qualità della vita di tanti cittadini solo perché dominati da una pulsione incontenibile verso un ritorno impossibile all’età dell’oro democristiana. Noi dobbiamo far vincere i nostri valori all’interno del grande Polo, il Pdl. Dobbiamo affermare e testimoniare, qui ed ora, il primato della persona umana, la concezione cristiana della famiglia, la salvaguardia della vita, il nostro modo moderno e moderato di vedere l’economia e l’immigrazione. Il mio appello è rivolto ad una vastissima area di professionisti, commercianti, imprenditori, artigiani, artisti, professori, intellettuali, impiegati, lavoratori, pensionati, giovani, donne, uomini che si riconoscono nei nostri valori. Ma non solo: mi rivolgo a tutta la classe dirigente dei moderati marchigiani, degli uomini di governo, degli amministratori pubblici, dei consiglieri regionali, comunali e provinciali. Quanti di loro conoscevano o presentivano questo accordo spericolato sono usciti da tempo. Ma non è mai troppo tardi. Amici, cristiani, cattolici liberali, voi che lavorate bene e con responsabilità al nostro fianco in tante giunte e amministrazioni locali, a voi chiedo: cosa direte ora ai “nostri” elettori ? Credo che sia giunto il momento di uscire allo scoperto, di fare una scelta di campo, una scelta di valore e di valori. Adesso, prima che si entri nel vivo della campagna elettorale. Infine soprattutto a voi cittadini-elettori che alle ultime politiche vi siete fidati, avete creduto in buonafede ad una posizione in equilibrio tra i Poli, ora che si sono palesati i veri giochi di potere, ora che il “Re” è completamente e definitivamente nudo, chiedo di far confluire il vostro voto nell’area cattolica moderata del Pdl.