giovedì 30 aprile 2009

IL MATRIMONIO

Colgo l’occasione offertami dal commento di Veronica sul "ciarpame politico" per esprimere alcune considerazioni sul matrimonio, proprio oggi che quello di mio padre e mia madre compie 50 anni.
Non conosco il presidente Berlusconi, anche se ho una foto con lui, ma riconosco nel suo modo di essere molte sfaccettature del carattere di mio padre. Uomini che sono venuti dal niente e che, in un preciso momento storico in cui ciò era possibile, hanno saputo emergere e distinguersi nel lavoro e nella vita. Credo che esistano tanti "piccoli Berlusconi" in questo Paese, uomini concreti e "talentati" che si sono rimboccati le maniche negli anni ’50, che si sono assunti molti oneri e responsabilità, che hanno contribuito alla crescita del sistema produttivo italiano, per certi aspetti unico al mondo.
Intorno a questi personaggi è cresciuta "una corte", composta di persone più o meno fidate, validi collaboratori, qualche parassita, molti yes-men ed anche cortigiane. C’è da dire però che "i Berlusconi" hanno ben chiara la composizione della corte…e per certi versi la sfruttano a seconda delle esigenze. Le cortigiane, a queste Veronica si riferiva, irritano la sensibilità delle mogli nel momento in cui vengono rese palesi, e producono lo scatto d’orgoglio. Quello che non condivido delle "mogli dei Berlusconi" è coinvolgere i figli nelle loro prese di posizione. Nel caso specifico Veronica ha sottolineato che lei e i figli sono vittime, ma è stata autorizzata a parlare in nome e per loro conto? L’equilibrio che si crea all’interno di una coppia che trascorre una vita insieme non è percepibile dall’esterno, e neanche i figli hanno il diritto di giudicare, ma è profondamente scorretto coinvolgere i figli nel momento in cui quest’equilibrio vacilla per i motivi più vari, e il più delle volte è indipendente da essi. Da fiera figlia di uno dei tanti Berlusconi d’Italia ringrazio mia madre che, in tutta onestà, mi ha confessato che ha sopportato la cortigiana di turno per sano egoismo, molto candidamente alle mie indiscrete domande sulle cortigiane ancora oggi mi risponde:
"ma tu non puoi neanche immaginare quanto io abbia amato tuo padre".